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al fratello Cipriano, il regista dell’operazione estorsiva che portò alla fine del 2005 al definitivo cambio di assetto societario. Cipriano Chianese, arrestato questa mattina, dagli uomini della Dia agli ordini del capocentro Giuseppe Linares che hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dalla Dda partenopea, gip Alessandra Ferrigno.Cipriano Chianese era già ai domiciliari, è imputato di d
societario. Cipriano Chianese, arrestato questa mattina, dagli uomini della
Dia agli ordini del capocentro Giuseppe Linares che hanno eseguito un’ordinanza Il Fatto Quotidiano
antimafia, lo considera l’inventore dell’ecomafia in Campania. Secondo quanto emerge dall’ordinanza notificata a Chianese, nei sui confronti “è risultato un grave quadro indiziario – fa sapere la Dia – quale mandante, regista e, insieme ad altri, parziale esecutore delle attività delittuose che nel dicembre 2005 portarono alla cessione delle quote della società di trasporti e del relativo comp
se, nei sui confronti “è risultato un grave quadro indiziario – fa sapere la
Dia – quale mandante, regista e, insieme ad altri, parziale esecutore delle attiIl Fatto Quotidiano
e aggravati dal metodo mafioso. Il reato viene contestato al gotha dei Casalesi, i vertici del clan e l’ala imprenditoriale. Una ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata dalla Dia di Napoli, su ordine della Procura partenopea, a Francesco Bidognetti, detto “Cicciotto ‘e mezzanotte”, rinchiuso al 41 bis. Indagato anche Cipriano Chianese, “inventore dell’ecomafia in Campania”
ale. Una ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata notificata dalla
Dia di Napoli, su ordine della Procura partenopea, a Francesco Bidognetti, dettoIl Fatto Quotidiano
vio al ciclo illegale di smaltimento dei rifiuti tossici proveniente dalle aziende del Nord Italia attraverso una rete di intermediari e imprenditori, tra questi – secondo quanto ricostruito dalla Dia , agli ordini del capocentro Maurizio Vallone – anche Chianese. Nella discarica Resit, sita a Giugliano erano indirizzati i camion dei veleni. La Resit, tra l’altro, da anni aspetta l’avvio della b
i intermediari e imprenditori, tra questi – secondo quanto ricostruito dalla
Dia, agli ordini del capocentro Maurizio Vallone – anche Chianese. Nella discariIl Fatto Quotidiano
enza risposta». Un esempio? «Sappiamo pochissimo delle imprese del Nord che usavano la Campania come discarica. Ma soprattutto: chi faceva da tramite tra gli imprenditori del Nord e i clan?». Si dia una risposta. «Sono state fatte alcune ipotesi. Una prevede il coinvolgimento della massoneria deviata: Gaetano Cerci, un affiliato dei Casalesi imputato nel primo processo per ecomafie, venne fer
attutto: chi faceva da tramite tra gli imprenditori del Nord e i clan?». Si
dia una risposta. «Sono state fatte alcune ipotesi. Una prevede il coinvolgimentCorriere della Sera
conto. Siamo nel 2005, al collaboratore di giustizia, all’epoca affiliato di camorra, si rivolse un uomo di fiducia dell’avvocato-imprenditore, Carlo Verde, 37 anni, anche lui arrestato ora dalla Dia di Napoli per estorsione aggravata. Per il pentito, l’avvocato intendeva liberarsi della pressione esercitata dal magistrato e incaricò Carlo Verde di commissionare l’omicidio, per 500mila euro. P
l’avvocato-imprenditore, Carlo Verde, 37 anni, anche lui arrestato ora dalla
Dia di Napoli per estorsione aggravata. Per il pentito, l’avvocato intendeva libCorriere della Sera
à appurato l'eventuale danno sul profilo archeologico - che, nel corso di 12 mesi, diventava sempre più ampio e sempre più pieno. E' quanto scoperto dagli uomini dell'Arma dei Carabinieri e dalla Dia di Bari, nell'ambito di una maxi operazione antimafia svolta all'alba di oggi nelle province di Foggia, Bat, Caserta, Avellino e Benevento, denominata "Black Land" e che ha portato all'arresto di
iù pieno. E' quanto scoperto dagli uomini dell'Arma dei Carabinieri e dalla
Dia di Bari, nell'ambito di una maxi operazione antimafia svolta all'alba di oggLa Repubblica
he, ma mi impegnai - anche sotto la spinta di interrogazioni parlamentari - affinché la magistratura e le forze dell'ordine approfondissero il tema dei rifiuti. Argomento sul quale già da tempo la Dia stava indagando. E l'operazione odierna dà dei contenuti alla vaga indicazione di quel collaboratore di giustizia". Poi rincara la dose: "Non finisce qui - spiega - ma è bene non creare confusione
ine approfondissero il tema dei rifiuti. Argomento sul quale già da tempo la
Dia stava indagando. E l'operazione odierna dà dei contenuti alla vaga indicazioLa Repubblica
in Campania, nelle province di Salerno, Caserta e Avellino, ammonterebbero a non meno di 12 tonnellate. Secondo quanto accertato dai carabinieri del Noe, del Comando provinciale di Foggia e della Dia di Bari, i rifiuti campani venivano trasportati nei siti di stoccaggio della Sele Ambiente di Battipaglia, nel Salernitano, e della Ilside di Bellona e venivano gestiti con il seguente schema: i r
accertato dai carabinieri del Noe, del Comando provinciale di Foggia e della
Dia di Bari, i rifiuti campani venivano trasportati nei siti di stoccaggio dellaLa Repubblica
a società di trasporti. Massone ed ex candidato alla camera con Forza Italia, secondo gli investigatori è il creatore del traffico illegale dei rifiuti. Un pentito: "Mi incaricò dell'omicidio". La Dia ha arrestato Cipriano Chianese, avvocato di 62 anni, imprenditore legato al clan dei Casalesi per conto dei quali ha inventato e gestito il traffico illecito dei rifiuti confluiti anche nella Terr
l traffico illegale dei rifiuti. Un pentito: "Mi incaricò dell'omicidio". La
Dia ha arrestato Cipriano Chianese, avvocato di 62 anni, imprenditore legato al La Repubblica
o di Chianese era stata già archiviata, ma è stata riaperta nel 2011 sulla base delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, in precedenza affiliato ai Casalesi, che la Dda di Napoli e la Dia hanno analizzato alla luce di altre precedenti testimonianze di altre persone, di numerose intercettazioni e del contenuto di molti documenti. L'analisi di questo materiale, in precedenza non comp
di giustizia, in precedenza affiliato ai Casalesi, che la Dda di Napoli e la
Dia hanno analizzato alla luce di altre precedenti testimonianze di altre personLa Repubblica
di questo materiale, in precedenza non compiutamente interpretabile, ha portato alla riapertura delle indagini che erano state archiviate nel 2011. Nell'inchiesta, Chianese è considerato da Dda e Dia il mandante, il regista e, insieme ad altri, parziale esecutore delle attività che nel dicembre 2005 portarono il clan dei Casalesi, tramite il fratello di Chianese, ad acquisire quote e gestione
o state archiviate nel 2011. Nell'inchiesta, Chianese è considerato da Dda e
Dia il mandante, il regista e, insieme ad altri, parziale esecutore delle attiviLa Repubblica
dell'assassinio, nel frattempo diventato collaboratore di giustizia. Al pentito si rivolse, per conto di Chianese, Carlo Verde, 37 anni, collaboratore dell'avvocato, anche lui arrestato ora dalla Dia di Napoli per estorsione aggravata. Il pentito ha dunque anche riferito agli inquirenti che l'avvocato intendeva liberarsi della pressione esercitata dal magistrato e incaricò Carlo Verde di commi
o Verde, 37 anni, collaboratore dell'avvocato, anche lui arrestato ora dalla
Dia di Napoli per estorsione aggravata. Il pentito ha dunque anche riferito agliLa Repubblica
a e dalla stretta creditizia, l'economia legale precipita. Quella ecomafiosa prospera: viaggia in nero, non ha problemi di liquidità e le decisioni sono rapide. Senza un netto cambio di rotta, che dia fiato a chi rispetta le leggi e aumenti la pressione contro le cosche, i segnali negativi rischiano di moltiplicarsi. L'appello è stato lanciato alla presentazione del rapporto Ecomafia 2013, cura
di liquidità e le decisioni sono rapide. Senza un netto cambio di rotta, che
dia fiato a chi rispetta le leggi e aumenti la pressione contro le cosche, i segLa Repubblica
26 furti di opere d'arte, 17.338 oggetti trafugati ,93.253 reperti paleontologici e archeologici recuperati). CORRUZIONE. E' un fenomeno in forte crescita. Secondo la Relazione al Parlamento della Dia , nel primo semestre del 2012 le persone denunciate e arrestate in Italia per i reati di corruzione sono più che raddoppiate rispetto al semestre precedente, passando da 323 a 704. Questo è un pass
. E' un fenomeno in forte crescita. Secondo la Relazione al Parlamento della
Dia, nel primo semestre del 2012 le persone denunciate e arrestate in Italia perLa Repubblica
ella piazza dove il 23 maggio 1992 celebrò la messa anche Giovanni Paolo II. «So che voi soffrite per queste cose - ha aggiunto il Pontefice - quando sono arrivato uno di voi mi ha detto: Padre ci dia la speranza. Io non posso darvi la speranza ma posso dirvi che questa c'è dove c'è Gesù. Dare il primato a Dio significa avere il coraggio di dire no al male, alla violenza, alle sopraffazioni, pe
ggiunto il Pontefice - quando sono arrivato uno di voi mi ha detto: Padre ci
dia la speranza. Io non posso darvi la speranza ma posso dirvi che questa c'è doIl Giornale
a. Non capisco perché la Iervolino ora dice di voler lottare al fianco dei manifestanti. da Roma. Ministro Mastella, la sua Campania rischia di diventare la vergogna d’Europa. È ora che il governo dia risposte? «Quello che io chiedo a tutti è un senso di grande sintonia tra maggioranza e opposizione per riscattare l’orgoglio della Campania e l’intera classe dirigente. Diciamo la verità: in que
sua Campania rischia di diventare la vergogna d’Europa. È ora che il governo
dia risposte? «Quello che io chiedo a tutti è un senso di grande sintonia tra mIl Giornale
ltati "più che positivi, anche se c'è ancora molto da fare- avverte l'associazione- per fermare le illegalità e la criminalità organizzata serve uno sforzo congiunto". "E' molto importante che si dia un segnale concreto di presenza della Stato anche attraverso il recupero di rifiuti tossici che in decenni di attività le ecomafia hanno illegalmente disseminato per il Paese e in particolare in C
nalità organizzata serve uno sforzo congiunto". "E' molto importante che si
dia un segnale concreto di presenza della Stato anche attraverso il recupero di La Repubblica
uti tossici e speciali, fanghi delle concerie di Santa Croce e gli scarti delle cartiere. Immischiato nei traffici c’è anche Cipriano Chianese, boss del pattume, arrestato lo scorso dicembre dalla Dia di Napoli (leggi). Il pentito Carmine Schiavone, ascoltato nel ’97 della commissione parlamentare sulle Ecomafie, arricchisce la storia di particolari: ”Lassù. Io, ad esempio, avevo un camion mio
nche Cipriano Chianese, boss del pattume, arrestato lo scorso dicembre dalla
Dia di Napoli (leggi). Il pentito Carmine Schiavone, ascoltato nel ’97 della comIl Fatto Quotidiano
Busato e Marco Lorenzoni, analizzano i dati Arpat della zona di Chiusi. Vengono registrate percentuali di Nichel cinque volte superiori alla norma. Nessuno, per ora, ha cercato di capire perché.La Dia nazionale ha invece capito una cosa: ”La linea Tav (di Firenze, ndr) continua ad attirare gli appetiti della camorra”. Si legge nella relazione del primo semestre 2013. E’ il gennaio di un anno fa
volte superiori alla norma. Nessuno, per ora, ha cercato di capire perché.La
Dia nazionale ha invece capito una cosa: ”La linea Tav (di Firenze, ndr) continuIl Fatto Quotidiano
incapacità di gestione. Ma dietro gli anni di cosiddetta ‘emergenza’ c’è il disastro ambientale realizzato dall’imprenditoria affaristica, dalla politica collusa e dalla camorra.La relazione della Dia Nel documento della commissione viene pubblicata la relazione trasmessa, nello scorso ottobre, dalla direzione investigativa antimafia del centro operativo di Napoli. Una relazione che ricostruisc
toria affaristica, dalla politica collusa e dalla camorra.La relazione della
Dia Nel documento della commissione viene pubblicata la relazione trasmessa, nelIl Fatto Quotidiano
orso ottobre, dalla direzione investigativa antimafia del centro operativo di Napoli. Una relazione che ricostruisce le origini del saccheggio: “La ‘questione rifiuti‘ - si legge nel dossier della Dia – ha messo in evidenza i rapporti patologici politico-criminali-imprenditoriali tra i vari capi clan delle ‘famiglie’ casertane e gli imprenditori del settore rifiuti sia locali che transregionali
origini del saccheggio: “La ‘questione rifiuti‘ - si legge nel dossier della
Dia – ha messo in evidenza i rapporti patologici politico-criminali-imprenditoriIl Fatto Quotidiano
gliavano gli ingressi dei siti di smaltimento. E’ il caso dell’invaso di Chiaiano realizzato durante l’ultimo governo Berlusconi. “Il collaboratore di giustizia Vassallo Gaetano – scrive ancora la Dia partenopea – ex uomo dei casalesi nel business legato al ciclo dei rifiuti, ha reso dichiarazioni in merito ad un interessamento delle famiglie camorristiche Zagaria e Mallardo nella gestione e ne
rlusconi. “Il collaboratore di giustizia Vassallo Gaetano – scrive ancora la
Dia partenopea – ex uomo dei casalesi nel business legato al ciclo dei rifiuti, Il Fatto Quotidiano
ssamento delle famiglie camorristiche Zagaria e Mallardo nella gestione e nella realizzazione della discarica di Chiaiano, ubicata nell’area metropolitana della città di Napoli”.La relazione della Dia passa in rassegna i territori più devastati e gli ultimi casi di cronaca che hanno fatto emergere smaltimenti illegali di rifiuti come nel caso della realizzazione della superstrada 268. Nell’anal
o, ubicata nell’area metropolitana della città di Napoli”.La relazione della
Dia passa in rassegna i territori più devastati e gli ultimi casi di cronaca cheIl Fatto Quotidiano
rassegna i territori più devastati e gli ultimi casi di cronaca che hanno fatto emergere smaltimenti illegali di rifiuti come nel caso della realizzazione della superstrada 268. Nell’analisi della Dia non manca una valutazione sugli strumenti di contrasto alle infiltrazioni del crimine organizzato negli appalti pubblici. L’idea sarebbe quella di realizzare conti unici dedicati per le ditte aggi
come nel caso della realizzazione della superstrada 268. Nell’analisi della
Dia non manca una valutazione sugli strumenti di contrasto alle infiltrazioni deIl Fatto Quotidiano
ti pubblici. L’idea sarebbe quella di realizzare conti unici dedicati per le ditte aggiudicatarie degli appalti e monitorarne il traffico per evitare “la distrazione di fondi – riferisce ancora la Dia – per il pagamento delle tangenti e l’utilizzo di sub appaltatori non autorizzati o, ancor peggio, l’utilizzo di fornitori o sub appaltatori controindicati ai fini della legislazione antimafia”. U
rarne il traffico per evitare “la distrazione di fondi – riferisce ancora la
Dia – per il pagamento delle tangenti e l’utilizzo di sub appaltatori non autoriIl Fatto Quotidiano

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